Concimazione post raccolta olive
di Daniele · Pubblicato · Aggiornato
Negli ultimi anni, sempre più viticoltori e olivicoltori concordano nel riconoscere l’importanza agronomica della concimazione post raccolta olive, questo perché l’obiettivo da raggiungere rimane quello di ricostituire le riserve nutritive delle piante al termine del loro ciclo di produzione.
In passato, il periodo che segue il raccolto spesso coincideva con il momento in cui gli agricoltori mettevano le loro attrezzature in rimessa per l’inverno, pensando che le olive stessero entrando in una fase di riposo vegetativo e non avessero bisogno di ulteriori apporti nutrizionali.
Oggi, questa convinzione è stata completamente smentita poiché è ormai evidente che le piante continuano a crescere fino all’arrivo delle temperature invernali (al di sotto di circa 10°C).
Inoltre, nel corso degli anni, gli impianti sono diventati sempre più produttivi e con cicli di crescita più lunghi. In molte situazioni, questo intenso ciclo di produzione può esaurire le risorse nutritive delle stesse piante, che andranno così in contro ad una carenza di nutrienti
Perché è importante la concimazione post-raccolta olive?
Tra la fine del raccolto e la caduta delle foglie, il terreno spesso si trova nelle condizioni ideali di temperatura e umidità, molte varietà continuano a svolgere la fotosintesi in questo periodo e questo aspetto è fondamentale per comprendere che la pianta può potenzialmente continuare ad assorbire i nutrienti anche in questa finestra temporale per riallocarli nei tessuti, dove verranno stoccati fino alla primavera successiva.
In breve, la concimazione post raccolta è importante per reintegrare gli elementi nutritivi utilizzati durante la stagione produttiva in modo da soddisfare le esigenze nutritive delle olive fino alla successiva primavera
Cosa accade durante l’inverno
Durante l’inverno, le funzioni vegetative delle piante si riducono al minimo, entrando in uno stato di dormienza apparente. In questa fase, i nutrienti si accumulano nelle parti perenni (come rami e gemme) mentre i materiali superflui si disperdono concentrandosi nelle foglie in procinto di cadere.
Vantaggi della concimazione autunnale per le olive
L’utilizzo di formulati speciali, preceduto da attività di sperimentazione in campo, è divenuto un protocollo consolidato per la concimazione autunnale delle olive.
I risultati ottenuti dimostrano una maggiore resistenza degli olivi al freddo invernale, un migliore equilibrio vegetativo e produttivo, un aumento della fertilità delle gemme, una maggiore produzione e una riduzione dell’alternanza produttiva, il che è fondamentale per mantenere alta la redditività dell’oliveto.
È importante notare che le concimazioni autunnali post raccolto e quelli primaverili sono complementari e dovrebbero essere parte di un piano di concimazione aziendale specifico per le viti, rispettando le asportazioni e le unità fertilizzanti previste annualmente
Le soluzioni consigliate:
Per la distribuzione al terreno, in oliveto sono Top N , Top NPK 7-5-14 o biovegelat, entrambi ad azione biostimolante utilizzabili anche in agricoltura biologica, garantiscono alta efficienza nutrizionale, incremento della fertilità biologica del suolo, basso impatto ambientale.
Per l’applicazione fogliare sugli olivi, si consiglia l’utilizzo combinato del concentrato puro di alga Macrocystis Integrifolia Macys BC 28, che apporta boro e zinco altamente assimilabili, questa combinazione utilizzabile in agricoltura biologica aiuta a ripristinare le riserve nutritive naturali e le prepara per una ripresa vegetativa ottimale nella primavera successiva.
Mettendo a riposo gli olivi ben nutriti, possiamo assicurare che lavorino al meglio al ritorno della stagione vegetativa, garantendo una produzione di olive sana e abbondante, e di conseguenza, frutti di alta qualità.