Pistacchio

Il pistacchio (pistacia vera) è un albero da frutto coltivato in tutto l’areale mediterraneo, in epoca preistorica si trovava in medio oriente, particolarmente in Persia, in epoca romana e greca fu importato in Italia, in particolar modo in; Sicilia, Calabria, Puglia, Basilicata dove tutt’oggi è coltivato.  Il suo nome deriva dalla lingua persiana “bistacion o pistakia”.

E’ un albero caducifoglia, latifoglia, raggiunge altezze fino agli 11/12 metri, ma in generale non supera i 5/6 metri e ha vita longeva, circa 300 anni, inoltre ha un accrescimento lento.

Il suo frutto è una drupa di colore violaceo con endocarpo ovale a guscio sottile e duro, contenente il seme, di colore verde, che è la parte commestibile. Ha fiori unisessuali ed è dioico, cioè che ci sono piante maschi e piante femmine che producono i frutti, i fiori sono a petali raccolti in cime, un maschio impollina fino a 10 piante, la fioritura avviene ad aprile e la raccolta a settembre/ottobre.

Il pistacchio ha un’annata di carica e una di scarica, in realtà produce tutti gli anni, ma per far portare nell’anno di carica raccolti abbondanti si preferisce diradare i frutti nell’anno meno abbondante.

Predilige terreni calcarei e asciutti, concimazioni organiche, parassiti sono i (“vedere il nome di non ho capito cosa”) afide.

Daniele

Daniele Castiello vive nel parco nazionale del Cilento ad Ascea , appassionato di erbe e della natura e dei sistemi biologici, ama le passeggiate in bicicletta tra la natura.

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