Indivia

Comunemente chiamata scarola, è una pianta appartenente alla famiglia delle Composite

Spontanea in tutte le zone mediterranee, preferisce terreni ben drenati e ricchi di sostanze organiche 

👨‍🌾​Coltivazione

La caratteristica di queste piante è che possiamo averle a disposizione per tutto l’anno. Dalla semina alla raccolta, passano circa 3 o 4 mesi, quindi, facendo semine in successione e scegliendo le giuste varietà, potrete avere insalata durante tutte le stagioni. 

La semina può essere fatta direttamente in terra a maggio per raccogliere a agosto, oppure si può seminare a luglio-agosto per avere la produzione in autunno-inverno. Per anticipare la raccolta, è meglio seminare a febbraio-marzo su un semenzaio e poi trapiantare all’aperto non appena le temperature lo consentono, raccogliendo così in maggio. Seminate casualmente o in file e, quando le piantine hanno 4 o 5 foglie, sfoltitele a circa 25 cm sulla fila, e 30-40 cm tra le file. Le cure culturali consistono nell’annaffiare e zappettare periodicamente per eliminare le erbacce. Quando le piante hanno formato un bel ciuffo compatto, si può procedere ad un periodo di imbianchimento, che mira a rendere le foglie più tenere e meno amare. Il metodo più semplice è legare le foglie con uno spago sottile senza stringere troppo. Attenzione anche a che le foglie non siano bagnate, in quanto potrebbero marcire. Quindi, coprire le piante con un vaso capovolto e tappato in modo che rimangano al buio. Le endive saranno pronte e ben imbiancate dopo circa 10-15 giorni se si esegue questa operazione all’inizio dell’autunno, e ci vorranno più di 20 giorni se le temperature sono più basse (tardo autunno-inizio inverno).

🌱​Raccolta e consumazione

Le indivie vengono raccolte quando i cespi sono ben formati e, in alcuni casi, imbianchiti, tagliando la radice poco sotto il colletto. L’indivia è consumabile subito dopo il raccolto e, se viene ben asciugata, può essere conservata per un breve periodo nel frigorifero.

🌿Avvicendamento e consociazione

Le Indivie sono spesso coltivate insieme ad ortaggi a crescita lenta (come finocchi, porri, cavoli, ecc.), erbe aromatiche annuali o altre insalate. Nella rotazione delle colture, di solito non viene coltivata subito dopo di sé stessa, ma può essere coltivata dopo tutte le altre colture.

Varietà

Le indivie sono suddivise principalmente in due gruppi: le indivie ricce e le scarole. Le prime hanno foglie increspate e sono più adatte per le coltivazioni primaverili ed estive poiché temono il freddo. Le scarole, invece, hanno foglie generalmente più lisce e sono le più indicate per la semina tardiva (luglio-agosto), poiché resistono bene alle basse temperature. Inoltre, seminare la scarola troppo presto può comportare il rischio che la pianta vada in fiore anziché formare il cespo.

Avversità

Patogeno:

Afide

Gli afidi, riconosciuti come pidocchi delle piante, appartengono all’ordine degli Emitteri. Questi insetti si nutrono di varie piante legnose ed erbacee e, grazie alle loro parti boccali perforanti-succhianti, la raccolta di questi insetti in colonie sui giovani germogli e le foglie può causare una quantità significativa di danni, come vesciche, arricciamento, decolorazione e galle.

Prodotti da usare insieme:
Patogeno:

Lumaca

Negli ultimi si è assistito, negli orti e nei giardini, a un generale aumento delle infestazioni di lumache. Studiosi e tecnici attribuiscono questo fenomeno alla rottura degli equilibri biologici.

Prodotti da usare:

Lumachicida

 Sul nostro sito troverete un assortimento di prodotti sia liquidi che in polvere. 

🍽️​Ricette

Pizza di scarola

INGREDIENTI PER L’IMPASTO
Farina 00 700 g
Acqua a temperatura ambiente 500 ml
Lievito di birra secco 6 g
Sale fino 20 g

PER IL RIPIENO

Scarola (indivia) riccia cruda 100 g
Olive denocciolate 60 g
Capperi sotto sale dissalati 20 g
Acciughe sott’olio 10 g
Olio d’oliva 10 g

PER SPENNELLARE

Olio d’oliva q.b.

Procedimento

  1. Unire farina, lievito e acqua un po’ alla volta
  2. Aggiungiamo poi: sale, olio e il resto dell’acqua. Lavoriamo prima con una forchetta e poi con le mani fino a che non si crea un panetto leggermente appiccicoso che faremo riposare in circa 5 ore. (l’impasto va coperto con una pellicola trasparente)
  3. Nel frattempo cuociamo la scarola in padella. Appena questa sarà appassita aggiungiamo le olive, i capperi e le acciughe.
  4. Passate le cinque ore riprendiamo l’impasto e lo dividiamo in due parti. La prima parte la stendiamo in un ruoto precedentemente oleato, sopra mettiamo il ripieno e chiudiamo con l’altra metà.
  5. Chiudiamo bene i bordi e spennelliamo con l’olio
  6. Facciamo cuore in forno  a 180° per  40 minuti

Daniele

Daniele Castiello vive nel parco nazionale del Cilento ad Ascea , appassionato di erbe e della natura e dei sistemi biologici, ama le passeggiate in bicicletta tra la natura.

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