Patata, coltivazione e avversità

Indice

Come scegliere la varietà di patata

La scelta della varietà di patate da piantare non è semplice, di solito si va per consuetudine locale senza conoscere le altre varietà, di seguito vi indico alcune delle varietà e loro caratteristiche:

Jaerla: patata con buccia gialla e pasta gialla molto precoce, forma ovale, con molti germogli, produzione mediocre.

patate da seme

Spunta: patata con buccia giallo scuro e pasta gialla, medio precoce (90-120gg) forma allungata, germogli non tanti, produzione buona.

Desiree: patata con buccia rossa e pasta gialla, medio tardiva (120-130gg) forma ovale , germogli medi, produzione buona, con polpa asciutta ideale per crocché e polpette.

Farinosa: patata con buccia viola scuro e pasta viola, tardiva(120-130gg) forma ovale, germogli medi, produzione media, con polpa asciutta ideale per preparare piatti al effetto.

patata viola
Farinosa

Coltivazione

Le patate vanno piantate in terreno aperto, quando c’è a luna calante.
Per prima cosa si praticano dei solchi, nei quali si pongono le patate tagliate a porzioni, ognuna con una o due gemme.
Le porzioni andranno posizionate ad una distanza di 30-40 cm l’una dall’altra sul solco, ed ogni solco dovrà essere distanziato di 60-70 cm.
Dopo di che vanno sotterrate. Non appena le patate spuntano dal terreno, si procede alla sarchiatura, metodo colturale che consiste nell’avvicinare il terreno verso le piante appena nate. Questa operazione verrà fatta altre volte fino a creare un cumulo di circa venti centimetri lungo il solco, questo si fa perché le patate producono i tuberi sullo stelo e pertanto si porta il terreno vicino agli steli così da far produrre più patate.

Quando si scavano le patate?

Le patate verranno scavate con la luna calante.

Curiosità

Sapevi che le patate possono essere piantate anche in sacco?

Se avete poco spazio in giardino, oppure non avete proprio un giardino, ma volete lo stesso avviare una piccola produzione di patate, potreste provare questo metodo.
Tutto ciò di cui abbiamo bisogno è:

  • Sacchi di juta
  • Compost
  • Sabbia

Per prima cosa mettiamo 5 centimetri di compost e sabbia in ogni sacco;

Poniamo due patate intere e poi le ricopriamo. Come detto in precedenza piantumare con luna calante!

Posizionamento delle patate
Copertura con il compost

Man mano che la vegetazione andrà a crescere ricopriremo con il compostL’irrigazione va fatta in maniera regolare nei giorni in cui non pioveMai far asciugare il terreno! Questo è un particolare molto importante.

Quando arriveremo al punto che i sacchi saranno pieni di compost possiamo smettere di aggiungerne, così la nostra piantina di patata potrà svilupparsi.

Fine riempimento dei sacchi

Man mano che la vegetazione andrà a crescere ricopriremo con il compostL’irrigazione va fatta in maniera regolare nei giorni in cui non pioveMai far asciugare il terreno! Questo è un particolare molto importante.

Sacchi a metà giugno
patate nel sacco
Patate a fine giugno

fine giugno le patate saranno cresciute e continueremo solo con l’irrigazione.

In questa fase ho effettuato un trattamento fogliare con ossicloruro di rame per proteggerle dalla peronospora.

Vegetazione appassita

inizio luglio la vegetazione ha iniziato ad appassire e ormai le patate erano pronte per la raccolta.

Patate raccolte

Finalmente ecco il nostro risultato, sono partito con sole 6 patate ed ora ne ho ben 4kg.

Per l’irrigazione delle patate nel sacco possiamo usare anche un tubo forato centrale per una irrigazione migliore che può aumentare la nostra produzione.

Avversità che colpiscono la patata

La tignola della Patata

Uno dei parassiti più problematici che attacca la patata è la tignola della patata, il suo nome scientifico è Phthorimaea operculella. Appartiene alla famiglia dei lepidotteri è danneggia i tuberi sia in campo che in magazzino. Allo stato adulto si presenta come un piccola farfalla simile alla tuta absoluta del pomodoro. I danni della tignola sono dovuti dalla loro nutrizione. In campo creano delle vere e proprie gallerie in corrispondenza dei germogli. Prediligono i tuberi che fuoriescono dal terreno, questo perché facilitano loro l’ingresso. Spesso attaccano anche le foglie, le quali finiscono per seccarsi. Per quanto riguarda le patate raccolte, spesso non si ci accorge della presenza di questa larva, quindi il danno continua anche durante la loro conservazione. Per prevenire l’attacco della tignola nelle derrate alimentari in magazzino si può utilizzare un erogatore di feromone, posizionato su pannelli collati cromotropici.

tignola della patata
Patate bucate dalla tignola
patate colpite da tignola
Patate bucate dalla tignola
pannelli cromotropici gialli

Trappola cromotropica gialla

Pannelli collati gialli biadesivi misura 19x32cm per il monitoraggio e la cattura degli insetti nocivi. Da usare insieme all'erogatore di feromone.

Feromone per tignola della patata

Questo erogatore di feromone per tignola della patata è perfetto per attirare questi insetti che si trovano nel suo raggio d'azione.

Trappole per tignola

Queste trappole sono ottime per la cattura della tignola del cibo. Senza insetticida. Perfetto anche per la cattura della tignola della patata.

Dorifora della patata

(Leptinotarsa decemlineata)

È un coleottero lungo circa 11mm, di forma tondeggiante, convessa sul dorso. La livrea è giallo-arancione smagliante con 5 coppie di strisce nere longitudinali. Le larve, di colore rossastro con testa e zampe nere, recano due serie lateralidi areole nere. Le uova gialle e ovali, che vengono deposte sulla pagina inferiore delle foglie, si confondono facilmente con quelle di coccinella. Dopo avere svernato nel terreno ad una profondità di 25/50cm, i coleotteri fuoriescono con temperature intorno ai 14-15°C e si nutrono per circa 15 giorni di giovani foglie. Poi, sempre in massa, depongono le loro uova sulla pagina inferiore delle foglie delle patate, e più raramente anche dei pomodori e di altre solonacee. In condizioni particolari, le larve possono divorare le piante di patata fino allo stelo; successivamente si impupano nel terreno ad una profondità di 15/20cm. I giovani coleotteri fuoriescono dopo due settimane ed attaccano i tuberi delle patate. Lo sviluppo di una dorifora della patata dura da 1 a 2 mesi. Già in agosto molte dorifore si nascondono nel terreno per svernare. Poiché si nascondono anche nei tuberi delle patate, vengono poi propagate in altre aree. Nelle giornate calde volano, diffondendosi. In caso di infestazione il raccolto viene gravemente danneggiato.

Uova di dorifora sotto ad una foglia
Larva di dorifora
Adulto di dorifora

Misure preventive: impiegare solo patate da semina resistenti, che non siano state trattate chimicamente. Distribuire Cornoletame e irrorare con Cornosilice solo quando compaiono gli abbozzi fiorali, e più tardi durante la formazione dei tuberi, di pomeriggio o di sera, a intervalli regolari. Per stimolare la crescita, irrorare anche macerato di ortica o concimi a base di alghe. Spolverizzare le foglie con farina di roccia. Consociazioni. Piantare rafano e lamio ai bordi degli appezzamenti di patate. Spruzzare sulle patate un estratto acquoso preparato con le femminelle dei pomodori, il cui odore tiene lontane le dorifore. I principi attivi contenuti nel pomodoro inibiscono anche lo sviluppo delle larve (si devono tuttavia evitare consociazioni coi pomodori). Nemici naturali della dorifora sono gli uccelli, soprattutto alcune specie che sarebbe opportuno tornassero a riambientarsi nelle nostre aree, come la capinera o l’upupa. Altri nemici di questo insetto sono i ragni a zampe lunghe e il falangio opilione.

In caso di infestazione: usare come esche patate germogliate precocemente; e in caso di forte infestazione usare insetticidi biologici come Beauveria bassiana, oppure il bacillus thuringiensis, il batkur  utilizzabile solo per uso professionale.

Klozer

Klozer a base di bauveria bassiana, utile per combattere le infestazioni di dorifora.

Turi-L

Tra i metodi biologici Turi-L può essere una valida alternativa ai metodi chimici per limitare gli stress biotici che limitano la produttività delle piante.

Batkur

Insetticida biologico per le larve di lepidotteri. QUESTO PRODOTTO È VENDIBILE SOLTANTO CON PATENTINO.

Grillotalpa

Il grillo talpa è un insetto che può raggiungere i 5 cm di lunghezza, è di colore marrone scuro ed è ricoperto da una sottile peluria.

Possiede delle zampe fossorie e delle mascelle molto robuste che usa per accedere con facilità alle radici ed ai tuberi di cui si nutre. Questi insetti scavano delle gallerie a 5-10cm di profondità e possono mettere sottosopra intere aiuole.

Grillotalpa

In caso di forte infestazione è possibile catturare i grillitalpa, soprattutto nel periodo aprile-giugno, collocando nel terreno delle trappole a pareti lisce (ad esempio vasetti di cotto o barattoli da yogurt). In autunno si erigono qua e là, nell’orto o nel giardino, dei piccoli cumuli di terra e composto o letame secco: se l’insetto li sceglie come dimora invernale, è facile catturarlo. Si può ricorrere anche a delle trappole a canaletta: in autunno si interrano delle canalette larghe 25-30 cm e profonde circa 35 cm, e si riempiono di composto o letame asciutto: con questo sistema non è difficile catturare i grillitalpa che, scavando, finiscono per cadervi dentro. Anche qualche straccio impregnato di petrolio e infilato nelle gallerie allontana, col suo odore sgradito, questi insetti. Si può infine, infilando le dita nelle gallerie scavate, allargare a imbuto la galleria verticale principale e, dopo di avervi versato un cucchiaio d’olio da cucina, farvi scorrere lentamente dell’acqua. In tal modo le uova e i giovani individui periscono, mentre gli insetti adulti vengono in superficie. A questo punto si può sopprimere e bruciare qualche grillotalpa, polverizzare finemente le ceneri per 1 ora e spargerle, oppure farne una diluizione all’ottava potenza secondo il principio decimale, e spruzzarla per 3 volte di seguito nelle gallerie e sulle aiuole infestate. Va ricordato che i prodotti a base di rotenone e di piretro danneggiano la microflora e la microfauna del terreno.

Maggiolino

Il maggiolino è un coleottero appartenente alla famiglia degli scarabei, viene chiamato con questo nome perché questi insetti sono caratteristici del mese di maggio.

La femmina depone il suo uovo nel terreno, prediligendo quelli ricchi di humus. Le larve che ne nasceranno sono caratterizzate da forti mandibole che utilizzano per nutrirsi delle radici delle piante, provocando il loro appassimento.

 

Lotta

Per la lotta biologica contro il maggiolino il prodotto da utilizzare è il neem soil, un fertilizzante a base di pannelli di Neem, un ottimo repellente per gli insetti terricoli.

Neem Soil

Fertilizzante a base di pannelli di Neem repellente per insetti terricoli. Consentito in agricoltura biologica.

Daniele

Daniele Castiello vive nel parco nazionale del Cilento ad Ascea , appassionato di erbe e della natura e dei sistemi biologici, ama le passeggiate in bicicletta tra la natura.

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