Melo (Malus domestica)
di Vincenzo Martino Pio Morinelli · Pubblicato · Aggiornato
Il melo (Malus domestica) è una pianta arborea da frutto appartenente alla famiglia delle rosacee e al gruppo delle pomacee, della quale è una delle colture da frutto più diffuse.
La pianta si presenta come un piccolo albero di 3-10 metri di altezza, dalla chioma espansa e apparato radicale superficiale.
Le foglie sono alterne e semplici, a lamina ovale, di 5-12 centimetri di lunghezza e 3–6 cm di larghezza. Il picciolo è lungo 2–5 cm.
I fiori sono ermafroditi di colore bianco-rosato esternamente e bianco internamente, con la corolla composta da 5 petali. Sono riuniti in infiorescenze a corimbo, in numero di 3-7. La fioritura si svolge in primavera, simultaneamente al germogliamento. L’impollinazione è entomofila, ovvero tramite insetti quali api ed api selvatiche.
Il frutto, la mela comune, si forma per accrescimento del ricettacolo fiorale insieme all’ovario ed è perciò un falso frutto dalla forma globosa, solitamente di 5–9 cm di diametro, prima verde e a maturazione, estivo-autunnale, con colore variabile dal giallo-verde al rosso. Il frutto vero è derivato dall’accrescimento dell’ovario ed è costituito dal torsolo, di consistenza più coriacea rispetto alla polpa.
COLTIVAZIONE DEL MELO
Il melo, essendo una delle colture da frutto più diffuse, si adatta ad una vasta varietà di terreni ma predilige quelli profondi, ben drenati e non eccessivamente calcarei. Il franco di coltivazione deve essere superiore a 40 cm, è una pianta che resiste molto bene al freddo, talvolta anche a temperature di -25°C, ma risulta sensibile alle gelate tardive, che possono causare seri danni alla produzione.
Le condizioni ideali sono un clima fresco, un terreno ricco di humus, situato ad un’altitudine di 600-1000 metri sul livello del mare. Il melo è una coltura che teme ristagni idrici e siccità.
Essendo una pianta autoincompatibile, si ricorre all’innesto come metodo di propagazione per moltiplicare gli esemplari che esprimono meglio le caratteristiche di una certa varietà. La messa a dimora deve essere eseguita tra ottobre e marzo, è preferibile scegliere la fine dell’inverno, evitando così gelate e piogge stagionali che possono rendere il terreno incoltivabile. Il sesto d’impianto varia in base alla forma d’allevamento scelta e alle dimensioni della pianta, in genere si sceglie di collocare gli astoni ad una distanza di 4X4 mt.
Avversità
Muschi e licheni
I muschi sono organismi vegetali provvisti di clorofilla, che possono crescere sul fusto e sui rami degli alberi da frutta, dove formano dei feltri più o meno densi. La loro struttura ed il loro ciclo biologico sono un poco più complessi di quelli dei funghi. I licheni sono anch’essi organismi vegetali, costituiti però da una simbiosi fra un fungo ed un’alga.
Cocciniglia
Le cocciniglie dei fruttiferi sono piccoli insetti, appartenenti all’ordine dei Rincoti, muniti di apparato boccale pungente succhiante con il quale sono in grado di attaccare qualsiasi parte della pianta ospite. La loro prolificità è enorme, hanno numerose generazioni annuali e sugli organi colpiti si formano dense colonie costituite da un elevatissimo numero di individui.
Afidi
Gli afidi, o pidocchi delle piante, costituiscono una numerosa famiglia dell’ordine dei Rincoti, ricca di specie viventi a spese di piante erbacee ed arboree. Questi insetti, che hanno apparato boccale pungente-succhiante, vivono in colonie, sulle foglie e sui giovani germogli sottraendo loro la linfa e determinando con le punture bollosità, accartocciamenti, decolorazioni e galle di varia forma. Gli afidi sono insetti di piccole dimensioni (1,5-2 mm), alati oppure atteri; le femmine, che possono essere ovipare o vivipare, si riproducono per via partenogenetica e, in certi periodi dell’anno, per via anfigonica
Carpocapsa
Rimedio: Usare trappole
Rodilegno giallo
Il rodilegno rosso è una farfalla la cui larva attacca quasi tutte le latifoglie, fra cui le piante da frutto con una certa preferenza per melo e pero, ciliegio, mirtillo. L’adulto, che ha ali di color grigio-rossiccio e dimensioni notevoli, compare nei mesi di giugno e luglio. La femmina depone alcune centinaia di uova, a gruppi di 40-50, nei recessi della corteccia, solitamente vicino al colletto della pianta. Dopo 15-20 giorni nascono le piccole larve, che scavano una nicchia sotto la corteccia ove restano tutte assieme, riparate dai rigori invernali
Ticchiolatura
Questo fungo dell’ordine degli Ascomiceti attacca diverse specie del genere Malus ed è particolarmente dannoso al melo coltivato del quale colpisce foglie, frutti e rami. Sulle foglie, particolarmente sensibili all’infezione nei primi stadi di sviluppo, il fungo provoca delle macchie brune di aspetto prima vellutato per la presenza delle fruttificazioni agamiche e poi disseccato
Oidio
Questo fungo, oltre il pesco colpisce la rosa e, qualche volta, anche l’albicocco. Sul pesco vengono attaccati foglie, rametti e frutti. Le prime presentano, in corrispondenza delle zone invase dal fungo, sulla pagina superiore delle decolorazioni e su quella inferiore della muffa biancastra.
Cydia
La C. pomonella o carpocapsa è un lepidottero la cui larva si nutre scavando gallerie nell’interno dei frutti di melo, pero e noce e, più raramente di pesco e susino. La farfalla, che ha un’apertura alare di circa 2 cm, è di colore grigio cenere e compare in maggio. Dopo l’accoppiamento la femmina depone le uova sparse sui frutti e sulle foglie; da queste nascono delle larve che in breve tempo penetrano nei frutticini rodendone l’epidermide e vi scavano una galleria che disseminano di escrementi.