Saperda

Abbastanza diffusa in Italia, la Saperda dei Pioppi è un fitofago lignicolo, prende il suo nome dal suo cibo preferito, ossia il pioppo. Le larve xilofaghe della saperda scavano, nel fusto e nelle branche principali, lunghe gallerie.

IDENTIFICAZIONE:

Gli adulti, lunghi circa 30mm, sono di colore grigiastro, le elitre e il torace sono ricoperte di piccoli puntini neri. Hanno una forma allungata e i maschi presentano lunghe antenne. Le larve di questo fitofago si aggirano intorno ai 30-40mm di lunghezza, sono bianche e nel periodo di maturità presentano peli rossicci o brunastri sparsi per il corpo.

 

 

DANNI:

Il danno principali viene fatto dalle larve, le quali, scavano lunghe gallerie all’interno dei fusti. L’attacco della Saperda è riconoscibile dai buchi visibili sulle piante, dai quali cola un liquido denso e brunastro. Il legno colpito perde di resistenza, può capitare anche una caduta dei rami e dei piccoli fusti. Le gallerie formatosi, sono propense all’attacco di carie e cancri. Gli adulti si nutrono del legno giovane ma non creano danni equali a quelli delle larve.

CICLO BIOLOGICO:

Il periodo di uscite di questo insetti va da Giugno a Settembre. Le femmine depongono le loro uova in piccoli pozzi scavate da loro con le mandibole

LOTTA:

Nella lotta si ci avvale di pratiche agronomiche, che consistono essenzialmente nell’eliminazione delle piante gravemente colpite o compromesse; inoltre è buona norma non lasciare i residui della potatura, specialmente se si tratta di grossi tagli, per evitare di avere un potenziale substrato di colonizzazione. La lotta chimica si effettua nel periodo primaverile (aprile-maggio) e viene diretta contro le giovani larve appena nate, se sverna come uovo, o contro le larve più mature svernanti con trattamenti diretti agli strati legnosi superficiali. I trattamenti consistono in lavaggi degli organi legnosi con soluzioni a base di insetticidi. La lotta contro le larve già all’interno del legno, nel caso di piante di interesse paesaggistico o di esemplari particolari, può essere effettuata con interventi diretti dentro alla galleria, mediante iniezioni di insetticidi oppure con spray.

Daniele

Daniele Castiello vive nel parco nazionale del Cilento ad Ascea , appassionato di erbe e della natura e dei sistemi biologici, ama le passeggiate in bicicletta tra la natura.

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