di Vincenzo Martino Pio Morinelli · Pubblicato · Aggiornato
La Brusca dell’olivo è una patologia parassitaria causata dal fungo Stictis Panizzei, appartenente alla famiglia delle Stictidacee. I sintomi si presentano verso la fine dell’autunno con disseccamenti fogliari di colore bruno-cenere, inizialmente compaiono solo sulla zona apicale o marginale delle foglie per poi diffondersi su tutto l’organo causandone la caduta precoce e dunque un calo della produzione.
Durante la stagione autunnale il fungo penetra negli stomi invadendo i tessuti fogliari e producendo i picnidi che producono a loro volta i picnoconidi unicellulari, essi rappresentano il vero organo di diffusione della malattia. Gli attacchi si evidenziano in annate in cui le temperature medie sono più alte del solito in concomitanza con l’umidità relativa atmosferica significativamente elevata.
Difficilmente la brusca interessa interi impianti di olivo, la sua diffusione, infatti, si limita in piccole aree con danni di lieve entità. Tuttavia, per impedirne lo sviluppo, si consiglia di trattare le piante con prodotti rameici, efficaci contro le malattie di origine fungina.
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Vincenzo Martino Pio Morinelli
Diplomato in agraria, abita ad Ascea, appassionato di agricoltura biologica, prodotti tipici del Cilento e metodi di difesa delle colture.
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