Ampelodesmo mauritanicus

Il suo nome scientifico è Ampelodesmos mauritanicus  è originaria delle coste del mediterraneo. In antichità veniva usata per legare le viti, oggi invece viene utilizzata per produrre cordami. E’ una pianta erbacea molto robusta che forma grossi cespi dalla foglie lunghe simili a quelle del giunco.

I fiori sono raccolti in pannocchie lunghe sino a 30 cm e fioriscono in primavera-estate. Come detto in precedenza le foglie di questa pianta vengono utilizzate per fare lavori d’intreccio…Questo negli anni 60 era una delle fonti di sostentamento degli abitanti del Cilento , con essa venivano prodotti i fiscoli.

 Gli intrecci che venivano prodotti venivano venduti  a fasce, queste venivano pesate e scambiate per tessuti etc.

2 matasse si chiamavano  nurano.

4 matasse una cocchia.

5 cocchie fanno un carrino.

10 carrini fanno una fascia. 

Daniele

Daniele Castiello vive nel parco nazionale del Cilento ad Ascea , appassionato di erbe e della natura e dei sistemi biologici, ama le passeggiate in bicicletta tra la natura.

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