La rosa il fiore di maggio

Comprende specie cespugliose, sarmentose, rampicanti, striscianti, arbusti e alberelli a fiore grande o piccolo, a mazzetti, pannocchie o solitari, semplici o doppi, frutti ad achenio contenuti in un falso frutto (cinorrodo); le specie spontanee in Italia sono oltre 30, di cui ricordiamo la R. canina (la più comune), la R. gallica (poco comune nelle brughiere e luoghi sassosi), la R. glauca (frequente sulle Alpi), la R. pendulina o R. alpina (comune sulle Alpi e l’Appennino settentrionale) e la R. sempervirens. le Rose che crescono spontanee sono conosciute come rose botaniche, esse producono molti polloni e difficilmente rifioriscono, crescono dando origine a cespugli aggrovigliati con rami lunghi. I fiori hanno forme variabili a seconda delle specie, i colori variano solitamente dal bianco al rosa o rosso, in alcune specie moderne sono anche blu mentre solo nelle Foetida possiamo trovarli anche gialli.
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La rosa si adatta a qualsiasi tipo di terreno richiedendo un franco di coltivazione abbastanza profondo e una buona concimazione con stallatico maturo effettuata all’inizio della ripresa vegetativa, la messa a dimora deve avvenire in autunno o alla fine dell’inverno nel caso di zone con forti gelate. La potatura è importantissima per far si che le piante rifioriscano, si asportano i rami vecchi e si accorciano quelli nuovi lasciando da 2 a 6 gemme per stimolarne la fioritura. La moltiplicazione avviene per talea con l’utilizzo di parti già lignificate e piantate in estate in cassone o per innesto ad occhio.
Le rose, oltre ad essere piante ornamentali da giardino e decorazione, vengono impiegate per molteplici utilizzi, dai petali viene estratta l’essenza di rosa , caratterizzata da proprietà medicinali, e aromi utilizzati in cosmetica, liquoristica e profumeria. in medicina vengono usati i fiori come astringenti, le foglie come antidiarroico, i frutti ricchi di vitamina C diuretici, sedativi, astringenti e vermifughi, i semi per l’azione antielmintica e le galle per le proprietà diuretiche e sudorifere.
Le principali avversità che colpiscono la rosa sono la cocciniglia, il ragno rosso e le larve fogliari, tra le malattie fungine troviamo la ticchiolatura e la ruggine. Ecco un pratico elenco per conoscerle.
![]() Cocciniglia | Le cocciniglie dei fruttiferi sono piccoli insetti, appartenenti all’ordine dei Rincoti, muniti di apparato boccale… continua a leggere |
![]() Ragno rosso | E’ un piccolo acaro, lungo circa mezzo millimetro, di colore rosso vivo, con lunghe setole dorsali… continua a leggere |
![]() Oziorrinco | E’ un curculionide nero, lungo circa 10 mm, che durante il giorno si tiene nascosto al piede delle piante… continua a leggere |
![]() lumache | Le lumache depongono le loro uova dentro fori nel terreno: servendosi del loro piede muscoloso… continua a leggere |
![]() Mosca bianca | Piccoli insetti polifagi di colore bianco lunghi 1 mm, il colore è dovuto alla secrezione cerosa prodotta da ghiandole poste ai lati dell’addome… continua a leggere |
![]() Ticchiolatura | Questo fungo dell’ordine degli Ascomiceti attacca diverse specie del genere Malus ed è particolarmente dannoso… continua a leggere |
![]() Oidio | L’oidio sverna sui tralci e sulle foglie o come micelio protetto dalle perule delle gemme. A primavera il fungo riprende a svilupparsi… continua a leggere |