Noce
di Daniele · Pubblicato · Aggiornato
Il noce da frutto appartiene alla famiglia Jungladaceae. È la pianta più conosciuta di questa famiglia, viene anche chiamato “noce comune” o “noce reale”. Il suo frutto è chiamato noce.
E’ un albero vigoroso è caratterizzato da un tronco solido, alto, dritto e con un portamento maestoso e presenta radici robuste inizialmente fittonanti e a maturità espanse e molto superficiali. Può raggiungere i 30 metri di altezza ed è molto longevo diventando plurisecolare, è caducifoglie e latifoglie.
Le foglie sono grandi e verde chiaro, composte e alterne. È una pianta monoica in cui i fiori maschili sono riuniti in amenti penduli, lunghi 10–15 cm, con numerosi stami, che appaiono sui rami dell’anno precedente prima della comparsa delle foglie. I fiori unisessuali femminili si schiudono da gemme miste dopo quelli maschili (proterandrìa), sono solitari o riuniti in gruppi di 2-3, raramente 4, appaiono sui nuovi germogli dell’anno, contemporaneamente alle foglie.
Fiore maschile della noce
Fiore femminile della noce
Il frutto è una drupa, composta dall’esocarpo (mallo) carnoso, fibroso, annerisce a maturità e libera l’endocarpo legnoso, cioè il seme, la noce vera e propria, costituita da due valve che racchiudono il gheriglio con elevato contenuto in lipidi. La fioritura avviene ad aprile e la maturazione si ha a settembre-ottobre.
Avversità
Patogeno:
Afidi
Gli afidi, o pidocchi delle piante, costituiscono una numerosa famiglia dell’ordine dei Rincoti, ricca di specie viventi a spese di piante erbacee ed arboree. Questi insetti, che hanno apparato boccale pungente-succhiante, vivono in colonie, sulle foglie e sui giovani germogli sottraendo loro la linfa e determinando con le punture bollosità, accartocciamenti, decolorazioni e galle di varia forma.
Patogeno:
Mosca della frutta
Ha le dimensioni di una mosca comune, uno “scutello” triangolare giallo sulla schiena e 4 fasce traverse nere sulle ali. Gli adulti volano da fine aprile a luglio, secondo le zone, e depongono le uova nelle ciliegie, albicocchi, susine,pesco,agrumi, giuggiolo. dolci ancora in fase di maturazione
Patogeno:
Rodilegno giallo
Il rodilegno rosso è una farfalla la cui larva attacca quasi tutte le latifoglie, fra cui le piante da frutto con una certa preferenza per melo e pero, ciliegio, mirtillo. L’adulto, che ha ali di color grigio-rossiccio e dimensioni notevoli, compare nei mesi di giugno e luglio. La femmina depone alcune centinaia di uova, a gruppi di 40-50, nei recessi della corteccia, solitamente vicino al colletto della pianta
Patogeno:
Carpocapsa del noce
La C. pomonella o carpocapsa è un lepidottero la cui larva si nutre scavando gallerie nell’interno dei frutti di melo, pero e noce e, più raramente di pesco e susino. La farfalla, che ha un’apertura alare di circa 2 cm, è di colore grigio cenere e compare in maggio. Dopo l’accoppiamento la femmina depone le uova sparse sui frutti e sulle foglie; da queste nascono delle larve che in breve tempo penetrano nei frutticini rodendone l’epidermide e vi scavano una galleria che disseminano di escrementi.
Cancro rameale
Il cancro dell’olivo, o rogna oppure tubercolosi dell’ulivo, è una Patogeno di natura batterica che attacca rami, gemme e foglie degli ulivi.
Come si presenta e sintomi del cancro rameale dell’ulivo:
La rogna dell’olivo è batterio patogeno che penetra nei tessuti vegetali attraverso le ferite della pianta.